Prof. Luciano Cesare Bassani
Specialista in Terapia Fisica, Riabilitazione & Fisiatria
Centro di Proloterapia e Medicina rigenerativa
Studio Medico Bassani
Viale Luigi Majno, 15
CAP 20122, Milano (MI)
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La sig.ra S.P. di anni 57, in buone condizioni generali, veniva nel febbraio del 2009 sottoposta ad importante intervento alla coscia dx. per asportare un voluminoso miosarcoma, coinvolgente mm. Sartorio e Femorale dx. Subito dopo l'intervento compariva ipoestesia su loggia quadricipitale con parestesie, ma non deficit stenico.
Nell'arco di pochi giorni la zona parestesica, diveniva fonte di grave dolore neuropatico di alta intensità (8-9 della scala VAS). Veniva dimessa dal reparto chirurgico con terapia a base di Pregabalin (75mg.x2) + Fans (Toradol 10 mg.a.b.) Giungeva alla nostra osservazione dopo due mesi di continue intense sofferenze, nonostante l'utilizzo di Ossicodone s.r.(10 mg./12ore) e Clonazepam a basso dosaggio. Si decideva di sospendere i farmaci in atto e provare con l'associazione Tramadolo s.r.(300mg.die) ed Amitriptilina (10mg.bid.)
Il VAS misurato tre volte al di mostrava un calo medio di 2 punti, ma la persistenza delle algie non si modificava significativamente. Si introduceva anche crema alla Capsaicina (tre applicazioni al di) con transitorio benessere (per 1 ora dopo l'applicazione). Inoltre, compariva nausea all'aumento del dosaggio del Tramadolo e si proponeva Tapentadolo a basso dosaggio, ben tollerato, ma senza ulteriore riduzione di VAS.
La visita di controllo dopo un anno, mostrava una paziente sofferente per le algie non ben controllate, depressa ed angosciata per il suo futuro. In relazione alla presenza di circoscritte zone di allodinia ed iperalgesia (area adduttori e vasto laterale), si proponeva la terapia Perineurale. La cadenza delle infiltrazioni era prima settimanale (x 4 settimane) poi quindicinale ed infine mensile. Il punteggio del dolore (VAS) crollava già dalla prima seduta (mediamente su 4-5), per assestarsi poi su valori di 3-4 in relazione alla distanza dalle infiltrazioni.
La signora viene a tutt'oggi, una volta al mese a “farsi pungere”e mantiene un discreto benessere. In conclusione si può affermare che si è ottenuto un controllo del dolore stabile, semplice e poco costoso. Abbiamo applicato la tecnica con buoni risultati anche nelle algie da H.Z.(“fuoco di s.Antonio) e nelle altre nevralgie resistenti, sempre con interessanti risultati.
( dott.M. Raiola)