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CHI FA YOGA STIA ATTENTO ALLA STABILITÀ ARTICOLARE!

Lo yoga è spesso considerata una disciplina che promuove flessibilità, equilibrio e forza, ma un aspetto fondamentale che tende a essere sottovalutato da chi pratica questa attività è la stabilità delle articolazioni ,essenziale per eseguire in sicurezza le asana (posizioni) e per prevenire lesioni, soprattutto per chi pratica yoga regolarmente o intensamente.
Yoga
I pro e contro della pratica Yoga

Integrare un allenamento specifico per la stabilizzazione articolare nello yoga non solo migliora dunque la tecnica, ma favorisce anche una maggiore consapevolezza del corpo, migliorando la qualità della pratica. La stabilizzazione articolare si riferisce alla capacità dei muscoli, legamenti e tendini di sostenere e proteggere le articolazioni durante il movimento. Quando un’articolazione è stabile, i movimenti risultano fluidi e sicuri, riducendo il rischio di traumi come distorsioni, lussazioni o dolori cronici. Nello yoga, molte posizioni richiedono equilibrio e forza isometrica, che mettono sotto stress articolazioni come spalle, ginocchia, anche e polsi. Posizioni come “il plank basso” o “il guerriero” per esempio  sollecitano le spalle e le ginocchia. e se queste articolazioni non sono adeguatamente stabili, il rischio di cedimenti o compensazioni muscolari aumenta, con conseguenze a lungo termine. Lo yoga può sembrare una pratica delicata, ma la ripetizione di movimenti specifici e il mantenimento prolungato delle posizioni possono causare microtraumi, specialmente se il corpo non è preparato adeguatamente. La mancanza di stabilità articolare può portare a sovraccarichi che, nel tempo, si trasformano in dolori cronici o infiammazioni, per esempio  tendinosi, legamentosi ediscopatie. La stabilità articolare, richiede il coinvolgimento dei muscoli profondi, come il core e i muscoli stabilizzatori intorno alle articolazioni. Questo attiva un senso di controllo maggiore durante le transizioni tra le posizioni, migliorando la fluidità della pratica.

E’ importante, afferma l’osteopata Umberto Colella, integrare nella pratica esercizi specifici che rinforzino i muscoli stabilizzatori e migliorino la propriocezione, ovvero la capacità di percepire la posizione del corpo nello spazio. Un core stabile è fondamentale per sostenere la colonna vertebrale e le articolazioni periferiche. Posizioni come “il Plank” o “la Barca” sono ideali per attivare i muscoli profondi dell’addome. Blocchi, cinghie o cuscini possono aiutare a mantenere una posizione corretta e a costruire la forza necessaria per stabilizzare le articolazioni senza stressarle eccessivamente. La stabilizzazione articolare è un aspetto fondamentale dello yoga che non dovrebbe essere trascurata, soprattutto per chi cerca una pratica sicura e sostenibile nel lungo termine.

Integrare esercizi mirati nella routine di yoga consente di proteggere le articolazioni, migliorare l’allineamento e aumentare la consapevolezza corporea. Non si tratta solo di eseguire le posizioni in modo più preciso, ma di prendersi cura del proprio corpo, garantendo che ogni movimento sia funzionale e sicuro. Investire tempo nella stabilità articolare significa costruire le fondamenta per una pratica di yoga duratura e priva di infortuni. E’ compito del maestro di yoga evitare di standardizzare gli esercizi per tutti gli allievi che vanno valutati per la loro postura ed elasticità in modo da creare dei programmi personalizzati che tengano conto dei  fattori di rischio . Solo così si possono evitare episodi traumatici talora anche gravi.

Luciano Bassani

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