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Dentro gli ospedali sotterranei di Israele

Negli ultimi dieci anni, mentre l'organizzazione terroristica Hamas spendeva milioni di dollari per scavare tunnel sotto gli ospedali di Gaza per ospitare i militanti e le loro armi usando i cittadini come vittime sacrificali, gli ospedali israeliani hanno speso milioni di dollari per creare strutture mediche sotterranee per integrare gli spazi fortificati in superficie, per un'assistenza continua ai pazienti in caso di attacco.

Questa edilizia sotterranea che nei paesi in pace serve a guadagnare spazio, in Israele, sotto attacco continuo di razzi  dal nord, dal sud, dallo Yemen, dalla Siria, dall’Iran, serve a salvare le vite umane  che in Israele contano più che nei paesi da cui partono i razzi. Il Barzilai Medical Center di Ashkelon è stato colpito direttamente tre volte dai missili di Hamas e un attacco di Hezbollah ha danneggiato gravemente un ospedale di riabilitazione del nord nell'Alta Galilea il 10 agosto. In caso di una guerra totale con Hezbollah in Libano  o di ulteriori attacchi da Gaza, Yemen o Iran, gli ospedali in tutto Israele stanno rafforzando ulteriormente  le strutture di assistenza sotterranea. L'ospedale sotterraneo fortificato Sammy Ofer di Rambam, a tre piani, è stato inaugurato nel 2014. Si dice che sia l'ospedale sotterraneo più grande del mondo e possa resistere ad attacchi convenzionali, chimici e biologici. Il portavoce dell'ospedale, David Ratner, racconta che l'ospedale è stato costruito in seguito alla seconda guerra del Libano del 2006.

"Eravamo sotto attacco da parte di Hezbollah e circa 60 razzi sono caduti molto vicino a Rambam. Non avevamo alcun riparo in quel momento e i direttori hanno deciso di fortificarci in modo da poter fornire assistenza sanitaria anche sotto il fuoco nemico", racconta."Abbiamo scavato in profondità, costruendo un grande parcheggio che può essere convertito in un ospedale completamente operativo entro 72 ore".

Essendo il quinto ospedale  più grande in Israele, il Rambam organizza regolarmente esercitazioni per preparare il suo personale medico a trasferire tutti i pazienti con calma e rapidità, entro sei-otto ore, una volta che l'ospedale ibrido sotterraneo è pronto."Non è solo un parcheggio quello in cui si spingono i letti d'ospedale", afferma Ratner. "Tutte le linee dell'ossigeno, i gas medicali, i dati dei computer, l'elettricità, sono  incorporate nei muri di cemento, il che rende tutto questo unico. Dobbiamo solo togliere le auto, pulire e mettere dei pannelli speciali che si collegano alle linee incorporate e trasformare ogni parcheggio in un'area dove mettere qualche letto d’ospedale". Due giorni dopo  il pogrom operato dai nazi islamici  di Hamas il 7 ottobre  coi successivi attacchi dal Libano degli Hesbollah,  il direttore generale del Rambam, il dottor Michael Halberthal, ha ordinato al personale di avviare la transizione preliminare.  "Abbiamo ripulito il piano meno tre e messo 1.200 letti. Ora è vuoto e pronto", ha detto Ratner il 9 agosto. "Abbiamo altri 700 posti letto a meno due, il che fa 1.900 in tutto. Abbiamo anche 90 postazioni per la dialisi. Per ogni reparto medico e chirurgico che abbiamo in superficie, abbiamo un reparto specchio sotterraneo", dice Ratner. 

"Abbiamo altri 200 posti letto fuori terra in reparti fortificati come le unità di terapia intensiva per bambini e adulti", continua. "In totale, sono circa 2.200 posti letto; questo numero ci rende la più grande struttura fortificata in Israele e forse nel mondo".

 C'è anche uno spazio sotterraneo in grado di ospitare 400 bambini, sia pazienti ricoverati presso l'ospedale pediatrico Rambam, sia figli dei dipendenti. Ratner afferma che il Rambam è pronto ad accogliere anche pazienti provenienti dall'ospedale geriatrico Fliman di Haifa e dal Carmel Hospital. L'ospedale sotterraneo può funzionare per almeno 72 ore indipendentemente dalla rete elettrica e idrica, prevedendo la possibilità di interruzioni del servizio durante guerre o calamità naturali. Gli spazi ospedalieri sotterranei di emergenza di Israele sono utili non solo in tempo di guerra infatti molti di questi  hanno risposto all'esigenza di spazi per isolare i pazienti affetti da Covid-19 dagli altri pazienti durante la pandemia. Uno stato degno di questo nome ha a cuore i suoi cittadini di qualunque etnia, credo e religione sia in pace che in guerra e Israele è questo.

Luciano Bassani

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