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FARMACI PER DIMAGRIRE: COSA C'È DA SAPERE

Semaglutide (GLP-1RA) è il principio attivo dei nuovi farmaci per dimagrire. Come è capitato per altri farmaci, nati per una patologia ma che in corso d’opera si sono dimostrati utili per altre patologie (vedi  quelli per disfunzione erettile), così è stato per il semaglutide, nato come antidiabetico, ma utilizzato poi  per le sue proprietà dimigranti.

Semaglutide funziona imitando il GLP-1, un ormone nel corpo responsabile della gestione dei livelli di zucchero nel sangue e dell'appetito. Dopo un pasto, il GLP-1 viene rilasciato nell’intestino, spingendo il pancreas a rilasciare insulina e sopprimendo la secrezione di glucagone, un altro ormone fondamentale per la regolazione dello zucchero nel sangue. Semaglutide  rallenta inoltre lo svuotamento dello stomaco inibendo la motilità gastrica, il che significa che il cibo rimane nello stomaco per un periodo di tempo più lungo, provocando sensazioni di pienezza e sazietà. Quanto più a lungo il cibo rimane nello stomaco, tanto maggiori diventano gli effetti della perdita di peso. Non vi è dubbio che Semaglutide fa dimagrire, ma a quale costo?

L’uso del GLP-1RA è stato collegato a gravi problemi di salute. Uno studio del 2021 pubblicato sul Journal of Investigative Medicine ha scoperto che aumenta il rischio di paralisi dello stomaco, un disturbo che rallenta o arresta il movimento del cibo dallo stomaco all'intestino tenue. 

I sintomi di gastroparesi sono dolore addominale, gonfiore, nausea,  e alcuni ricercatori hanno messo in correlazione questi disturbi con l’assunzione di semaglutide dato che scomparivano interrompendone l’assunzione.  Un altro studio pubblicato su JAMA ha osservato che, oltre alla gastroparesi, il GLP-1RA aumenta anche il rischio di malattie biliari, pancreatite e ostruzione intestinale. E' vero che l’assunzione di semaglutide porta alla perdita di peso  ma può anche portare alla perdita di grasso in zone del corpo dove non si vorrebbe come faccia, seno e glutei. Un articolo dell'International Open Access Journal dell'American Society of Plastic Surgeons evidenzia che possono verificarsi cambiamenti nella morfologia del seno e di altre parti del corpo. Poiché il tessuto mammario è tipicamente costituito per circa il 70% da grasso,  una significativa  perdita di peso può effettivamente comportare una diminuzione del volume del seno.  Come riportato dal New York Post: 

"Nella zona del seno, una rapida perdita di grasso può lasciare vuoto l'involucro cutaneo, facendo apparire il seno sgonfio e i capezzoli rivolti verso il basso. Questo aspetto è molto simile a quello che accade dopo che i pazienti sono stati sottoposti a procedure di perdita di peso più tradizionali come il bypass gastrico”. 


Un team di ricerca statunitense guidato da scienziati dell'istituto Massachusetts Eye and Ear della Scuola di Medicina dell'Università di Harvard, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Scuola di Salute Pubblica “TH Chan” e del Dipartimento di Psichiatria del Brigham and Women's Hospital hanno determinato che la semaglutide può aumentare il rischio di neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION). I ricercatori, coordinati dal professor Joseph Rizzo, primario del servizio di neuro-oftalmologia presso il Mass Eye and Ear e docente di oftalmologia dell'Università di Harvard, hanno deciso di indagare sulla correlazione tra la semaglutide e la NAION quando tre pazienti coinvolti in un'indagine hanno perso la vista improvvisamente nell'arco di una sola settimana per la suddetta condizione, un evento anomalo e preoccupante. L'incidenza è infatti di 1 o 2 casi ogni 100.000 persone. Tutte e tre le persone colpite stavano assumendo il farmaco contro l'obesità. La cura miracolosa  per la perdita di peso , seppure intrigante, non può essere la soluzione. Affidarsi ai farmaci per perdere peso espone al rischio di problemi di salute permanenti e debilitanti ed è probabile che il peso ritorni ai valori iniziali una volta interrotto il loro uso.  I  partecipanti a uno studio hanno riacquistato due terzi della precedente perdita di peso un anno dopo aver interrotto la somministrazione di semaglutide.

Nella vita non c’è nulla di facile, meglio dunque impegnarsi con una dieta corretta col supporto di prodotti naturali come Akkermansia  (batterio della flora intestinale che, somministrato come ‘farmaco’, potrebbe determinare una perdita di peso) , Berberina ( può influenzare i livelli dell'ormone della fame come la leptina, che aiuta a regolare l'appetito e la sazietà ), Salacia (salacia reticolata Wight), Bardana, vitamina B1 e B6 abbinati a  una buona attività fisica.

Luciano Bassani - Fisiatra in Milano

 

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