Dall’avvento della plastica negli oggetti di uso quotidiano, le concentrazioni ambientali di microplastiche e nanoplastiche di origine antropica (MNP), particelle a base di polimeri che vanno da 500 µm di diametro fino a 1 nm, sono aumentate esponenzialmente nell'ultimo mezzo secolo.
La misura in cui gli MNP causano danni o tossicità per l’uomo non è chiara; in particolare, ciò che non è chiaramente compreso è la distribuzione tissutale e la dose interna di questi frammenti di plastica negli esseri umani, il che confonde la nostra capacità di interpretare i risultati di studi basati su modelli cellulari o animali esposti a micro e nanoplasiche. Nel passato è già stato ipotizzato un legame tra accumulo di micro e nanoplastiche nel nostro corpo e l’insorgenza di ictus e infarto.
“Un recente studio pubblicato su “Nature Medicine” all’inizio di febbraio da un gruppo di ricercatori dell’Università del Nuovo Messico” commenta la Dr.ssa Gloria Bertoli del CNR (IBSBC-CNR) “ha analizzato tessuti di soggetti deceduti tra il 2016 e il 2024 ed ha evidenziato la presenza di particelle di plastica sia nel fegato che nei reni dei cadaveri: utilizzando la microscopia elettronica a scansione e ad onde di polarizzazione sono stati identificati frammenti plastici in tutti gli organi analizzati. Studi antecedenti avevano già riscontrato la presenza di plastiche nei tessuti umani, come placenta e testicoli, ma con valori inferiori in quantità. La cosa sorprendente di questo articolo è che i ricercatori hanno dimostrato la presenza di plastica nel cervello di questi cadaveri, in concentrazione pari a 3300 microgrammi per g nei cervelli del 2016 e di quasi 5000 microgrammi per g di tessuto nei cervelli del 2024; questo incremento suggerisce che la diffusione di contenitori di plastica ad uso quotidiano influenza la quantità di micro e nanoplastiche con cui veniamo in contatto e che potenzialmente possiamo ingerire o inalare.
Secondo i ricercatori questo equivale a dire che il 99,5% del nostro cervello è costituito da tessuto cerebrale, mentre il resto potrebbe essere plastica.
Nell’articolo inoltre emerge chiaramente un accumulo ancora maggiore di micro e nanolastiche nei cervelli dei soggetti deceduti con diagnosi documentata di demenza, Alzheimer o demenza vascolare, con notevole deposizione di MNP nelle pareti cerebrovascolari e nelle cellule immunitarie. La maggior parte delle plastiche trovate nei tessuti umani sono di polietilene, un polimero che viene utilizzato nei sacchetti di plastica e negli imballaggi alimentari e nelle bottiglie. Questi risultati evidenziano la necessità fondamentale di comprendere meglio le vie di esposizione, i percorsi di assorbimento e di eliminazione e le potenziali conseguenze sulla salute della plastica nei tessuti umani, in particolare nel cervello. Ma evidenziano anche una necessaria attenzione al tipo di packaging da utilizzare nell’ambito alimentare.”
Luciano Bassani
cesur mining…
six mining…
advanced miners…
stainless steel…
万事达U卡办理 万事达U卡办理
VISA银联U卡办理 VISA银联U卡办理
U卡办理 U卡办理
Stainless Steel…
蜘蛛池搭建 蜘蛛池搭建
cesur mining…
six mining…
advanced miners…
stainless steel…
万事达U卡办理 万事达U卡办理
VISA银联U卡办理 VISA银联U卡办理
U卡办理 U卡办理
Stainless Steel…
蜘蛛池搭建 蜘蛛池搭建
cesur mining…
six mining…
advanced miners…
stainless steel…
万事达U卡办理 万事达U卡办理
VISA银联U卡办理 VISA银联U卡办理
U卡办理 U卡办理
Stainless Steel…
蜘蛛池搭建 蜘蛛池搭建
cesur mining…
six mining…
advanced miners…
stainless steel…
万事达U卡办理 万事达U卡办理
VISA银联U卡办理 VISA银联U卡办理
U卡办理 U卡办理
Stainless Steel…
蜘蛛池搭建 蜘蛛池搭建
cesur mining…
six mining…
advanced miners…
stainless steel…
万事达U卡办理 万事达U卡办理
VISA银联U卡办理 VISA银联U卡办理
U卡办理 U卡办理
Stainless Steel…
蜘蛛池搭建 蜘蛛池搭建