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LA SENSIBILITÀ AL GLUTINE VIENE SPESSO TRASCURATA

Molte persone soffrono di un insieme di sintomi che a prima vista possono non sembrare collegati: gonfiore, dolore addominale, diarrea o stipsi, aerofagia, nausea, cefalea, astenia, rush cutanei, prurito, disturbi del sonno e dell’umore, crampi muscolari, dolori diffusi.
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Image courtesy of Freepik

A tutti questi sintomi spesso il medico tende a non dare peso etichettandoli come disturbi ansiosi lasciando il paziente in uno stato di malessere perenne che può evolvere verso malattie più serie.

La causa di questi sintomi è spesso un' aumentata sensibilità al glutine o GS ( Gluten Sensitivity), definita anche come NCGS ( Non Celiac  Gluten Sensitivity) in quanto il paziente presenta sintomi simili alla celiachia senza che gli esami di laboratorio ne confermino la presenza. 

La celiachia è una malattia cronica autoimmune che insorge in ogni fascia d’età in soggetti geneticamente predisposti, generando un'allergia al grano e alle proteine del frumento. Rispetto alla Celiachia  in cui sono presenti specifici autoanticorpi come la transglutaminasi tessutale 2 ( anti TG2) nella GS  avremo un innalzamento  degli anticorpi IGE specifici per alcune proteine del grano. Nella GS abbiamo i sintomi caratteristici della celiaca nonostante gli esami specifici  per essa siano negativi Il riscontro di GS è sempre più frequente  e riguarda specie pazienti adulti  con un quadro  assimilabile a quello del colon irritabile. Il glutine è un complesso proteico presente nei cereali quali frumento, farro, orzo e segale, contiene prolamine, sostanze che hanno funzioni di riserva per la crescita del cereale. Nella celiaca la sua ingestione  causa lo scatenarsi di meccanismi autoimmuni  e produzione  di autoanticorpi, mentre nella GS provoca una risposta immunitaria con iperproduziobne di citochine infiammatorie. In entrambi i casi si creerà uno stato fortemente infiammatorio  ma mentre nel caso della GS non ci saranno lesioni organiche, nella celiaca  si creeranno lesioni della mucosa intestinale. Si presume che la GS dipenda  da un’anomalia di digestione del glutine, l’assorbimento di molti principi nutritivi causata a volte da processi disbiotici dovuti ad alterata alimentazione, infezioni batteriche, virali, candida o da parassiti, intossicazioni subcliniche da sostanze chimiche contenute negli alimenti, disturbi psicologici e altro ancora. Spesso la sintomatologia  è sovrapponibile a quella di un quadro disbiotico  e migliora  molto eliminando  il glutine dall’alimentazione. Il grado di sensibilità al glutine è soggettivo per cui la relativa sintomatologia varia da persona a persona. La diagnosi di GS avviene quando le immunoglobuline specifiche sono negative per malattia celiaca. La terapia consiste nell’esclusione per un periodo variabile da paziente a paziente del glutine dall’alimentazione. Utile l’utilizzo di prodotti naturali che  aiutino  il ripristino della normale permeabilità intestinale  come l’alga Klamath  che contiene una quantità elevata di clorofilla, il Gamma Orizanolo  noto  per sue azioni metaboliche  e  per un’azione antinfiammatoria sulla mucosa, il Chitosano  che favorisce l’espulsione della frazione tossica del glutine, la Biotina conosciuta  come vitamina H che favorisce la funzionalità intestinale ed è fondamentale per l’assorbimento di principi nutritivi attivi. Utile il Colostrum per la sua azione di rigenerazione sulla mucosa. La somministrazione di ozono per insufflazione  rettale è un presidio che si è rivelato utile per il trattamento di  forme  di colite anche da GS.


LUCIANO BASSANI - Fisiatra in Milano

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