NON SOTTOVALUTATE I DOLORI CAUSATI DAL PADEL

Il padel è uno sport che sta guadagnando popolarità a livello globale che combina elementi del tennis e dello squash, richiedendo movimenti rapidi e colpi potenti.

Padel - attenzione agli infortuni

Nonostante la sua accessibilità e l’ampio pubblico che lo pratica, presenta un rischio significativo di infortuni, soprattutto a livello del gomito,  specialmente, come afferma il maestro argentino Lucas Delgado, per il movimento scorretto del braccio durante il gesto atletico. L'articolazione del gomito, composta da omero, radio e ulna, è sottoposta a continue sollecitazioni durante l’esecuzione dei colpi, come dritto , rovescio, voleè  e smash. L’ epicondilite laterale, meglio conosciuta come gomito del tennista, ora anche gomito del Padel, si manifesta con la sofferenza  dei tendini che collegano i muscoli dell'avambraccio alla parte esterna del gomito.  Questa patologia origina  principalmente da movimenti ripetitivi e sollecitazioni eccessive, spesso associati a colpi eseguiti in modo non corretto o con racchette non adatte. Un altro infortunio frequente è l'epicondilite mediale, o gomito del golfista, che colpisce i tendini collegati alla parte interna del gomito. Questa condizione può insorgere a seguito di colpi di rovescio eseguiti con una tecnica inadeguata, causando dolore e sensibilità nella parte interna del gomito. Altre lesioni comuni includono la borsite del gomito, un'infiammazione della borsa olecranica causata da traumi diretti o pressioni eccessive, e la tendinite del bicipite distale, che si manifesta con dolore nella parte anteriore del gomito, spesso provocato da sforzi intensi e improvvisi, come potenti smash o movimenti bruschi. La prevenzione degli infortuni al gomito nel padel inizia con l’apprendimento di una tecnica corretta. Un allenatore qualificato, dice l’istruttore nazionale  Lucas Delgado, può fare la differenza, migliorando la postura e l’esecuzione dei colpi, riducendo così il rischio di sovraccaricare il gomito. Utilizzare attrezzature adeguate è altrettanto cruciale: racchette con un’impugnatura  adatta e un peso bilanciato aiutano a minimizzare lo stress sui tendini e legamenti. Anche un corretto riscaldamento risulta fondamentale nella prevenzione. Preparare i muscoli dell'avambraccio, del polso e del braccio con esercizi specifici prima del gioco, dice l’osteopata Umberto Colella,  migliora la flessibilità e riduce il rischio di infortuni.

A fine partita è importante fare stretching

Dopo la partita, lo stretching aiuta a rilassare i muscoli, prevenendo l’accumulo di tensioni. L’allenamento mirato per il potenziamento muscolare, che coinvolge l’avambraccio, il bicipite e il tricipite, può aumentare la resistenza del gomito, rendendolo meno vulnerabile agli infortuni. Quando si verifica un infortunio non bisognerebbe attendere troppo a lungo per iniziare le cure per evitare che la patologia si cronicizzi , poiché in una fase avanzata si verifica un irrigidimento e una fibrotizzazione dei tessuti e le terapie necessarie per riportarle allo stato originale saranno più lunghe e costose. Occorre quindi intervenire tempestivamente sui sintomi tramite un approccio sinergico di terapie fisiatriche  e tecniche manuali. Un’ottima combinazione terapeutica è trattare la zona con infiltrazioni mirate di destrosio (proloterapia) che attivano processi rigenerativi associate a trattamenti osteopatici per correggere la biomeccanica delle articolazioni di spalla,gomito e polso permettendo al braccio la massima espressione motoria durante il gesto tecnico. Altre terapie di supporto sono le onde  d’urto focali   o radiali e  terapie  di nuova concezione il cui principio  si basa sulla tecnologia QMR (Quantum Molecular Resonance).  Questa  metodica  contrariamente alla radiofrequenza classica, non utilizza una sola frequenza, ma un ampio spettro di diverse frequenze, comprese tra i 4 MHz ed i 64 MHz.Impiegando più frequenze contemporaneamente, aumenta enormemente la capacità di interagire con il tessuto stesso (dal momento che ogni frequenza interagisce in modo leggermente diverso rispetto alle altre), stimolandone le capacità rigenerative con rapida risoluzione del dolore.

LUCIANO BASSANI