I tendini, quei robusti tessuti fibrosi che collegano i muscoli alle ossa, svolgono un ruolo cruciale nell'esecuzione dei movimenti. Nella corsa, in particolare, i tendini subiscono notevoli sollecitazioni e sforzi ripetuti, rendendoli particolarmente suscettibili a lesioni e affaticamento cronico.
Le fasi della lesione di un tendine o conseguenti a una corsa sono quattro:
Prima fase - la lesione o fase infiammatoria: il tendine sarà gonfio, caldo e dolente. Gestire il dolore nei corridori con tendinopatia può essere difficile in questa fase. Molti dovranno ridurre o arrestare la corsa per calmare il dolore al tendine. L’obiettivo del trattamento durante la fase infiammatoria è calmare il dolore al tendine e ridurre al minimo il rischio di generare ulteriori danni. Questa fase se gestita in modo appropriato con farmaci antinfiammatori, terapia fisica ( laser diodico, tecarterapia per es.) durerà da pochi giorni a una settimana. Seconda fase - la fase riparativa: in cui molte cellule diverse vengono reclutate nell’area della lesione. Nuovi vasi sanguigni porteranno più nutrienti. Questa fase durerà fino a un mese circa. Il tendine formerà nuovo collagene che sarà però inizialmente disorganizzato, e quindi il tendine sarà ancora a rischio di ulteriori lesioni. Sarà possibile aumentare in modo corretto il carico durante questa fase e ciò aiuterà il tendine a riorganizzare il nuovo collagene e rinforzare il tendine. Questa fase può durare un mese o due e sarà utile l’utilizzo di onde d’urto focali.
Terza fase - quella di riorganizzazione: e consiste nel consolidare la guarigione avvenuta. Il carico è di fondamentale importanza in questa fase. Senza carico o resistenza, il tendine non organizzerà correttamente le sue fibre e rimarrà a rischio di problemi e lesioni ricorrenti.
Quarta fase - il processo di guarigione: è la fase di rimodellamento o maturazione. Ora il nuovo collagene è nel corretto allineamento, l’architettura del tendine è normale. Le fibre di collagene tendineo non hanno ancora le dimensioni corrette, né possono gestire quello che si può considerare il normale schema di carico. Questa è la fase più lunga e possono essere necessari molti mesi per riqualificare, rafforzare e condizionare il tendine. Possono essere necessari 9-12 mesi affinché l’intero processo evolva e faccia il suo corso. In caso di tendinopatia cronica utile è la proloterapia o la PRP( lisato piastrinico) che attivano un meccanismo rigenerativo. Utili sono anche gli integratori per favorire la normale formazione di collagene a base Collagene Idrolizzato di tipo I,Arginina, L-alfa Chetoglutarato, MSM (MetilSulfonilMetano), Vitamina C e Bromelina.
La tecnica di rieducazione in eccentrica e in contro resistenza è fondamentale per dare una corretta funzionalità al tendine.
Il controllo e la riprogrammazione della postura sono infine fondamentali per la prevenzione delle patologie tendinee.
Infatti se il soggetto ha una sistema tonico posturale squilibrato a causa di un’alterazione dei recettori periferici (piede, occhio, occlusione, cicatrici) il perdurare di gesti scorretti porterà sotto sforzo all’insorgenza di lesioni del sistema mio fasciale.
Ecco dunque l’importanza di una valutazione della postura in soggetti giovani per correggere subito lo squilibrio.
Comments